i Paesi del Libro
Nel 1961 Richard Booth lascia Oxford e compra il locale che ospitava la sala cinematografica di Hay-on-Wye, un paese di 1500 abitanti nel Galles, per trasformarlo in una libreria che vendeva principalmente libri di seconda mano. Il successo del negozio spinge Booth ad acquistare la stazione dismessa dei pompieri, una vecchia warehouse e il castello, riempito da subito con libri antichi. A partire dal 1970 Hay-on-Wye diventa il primo “paese del libro” al mondo.
Oggi Hay-on-Wye conta quasi 40 librerie, 17 tra ristoranti, caffè e bistrot, una stamperia, due legatorie, negozi di antichità e curiosità varie oltre a negozi e attività tradizionali e più di 300.000 visitatori all’anno.
A partire dagli anni ’90 iniziative analoghe sono sorte a Redu Belgio, a Montolieu in Francia, a Bredevoort in Olanda, a Fjaerland in Norvegia, a Saint-Piere de Clages in Svizzera, a Sysma in Finlandia, a Wingtown in Scozia e recentemente a Montereggio in Italia.
La caratteristica che accomunava tutti questi paesi era il loro decllino rurale, l’assenza di alcuna vocazione turistica, la presenza di pochi abitanti e l’abbandono di tutte le attività commerciali e degli spazi pubblici. A seguito di semplici interventi di recupero tali spazi sono ad oggi utilizzati e valorizzati non solo come luoghi per la compravendita di libri, ma anche come nuclei importanti di eventi legati alla letteratura.
Nel 1998 è partito il progetto BookTownNet ed è stato realizzato il portale che raccoglie tutte le informazioni utili e gli eventi in programma nei paesi che aderiscono al progetto. In questo modo è stato possibile dar vita ad una comunità virtuale di amanti della letteratura e di collezionisti che alimentano il mercato del libro e l’interesse per le iniziative promosse dai Paesi del libro